Insieme Raccontiamo 20: al di là dei sogni
Una nuova sfida è stata lanciata questo mese
da Patricia Moll per Insieme Raccontiamo.
Vi rimando al suo blog per conoscere
le nuove regole e per scoprire di più su questo bel modo di fare blogging.
L'immagine che ha scelto fornisce molti suggerimenti sul possibile "tono" del racconto, decisamente suggestivo.
Questa volta ho infranto la mia personale regola di non leggere i finali degli altri partecipanti prima del giorno di pubblicazione del riepilogo (il primo del mese). Ci sono già un paio di finali che mi hanno colpito e mi sono davvero piaciuti.
Per scoprirli basta visitare il post di lancio: nei commenti troverete questi misteriosi finali.
Altra novità consiste nella presentazione del mio finale. Ho deciso infatti per questa volta di riportare l'incipit di Patrica e subito dopo, in grassetto, il mio finale (di 298 parole) per dare un senso di continuità, come se
fosse un racconto unico 😉
Pronti per questo viaggio surreale?
Buona lettura!
***
Porca miseria! Era in ritardo e si era pure
persa. Non essere capace a leggere le cartine era grave e non avere il GPS era
pure peggio.
Da quello che ricordava non doveva
attraversare un bosco ma una città. Menomale che ne stava uscendo e forse così
avrebbe incontrato qualcuno a cui chiedere informazioni. E magari far benzina…
accidenti! Il serbatoio era quasi vuoto. Ma non aveva fatto il pieno prima di
partire? Forse l’auto aveva qualche problema o sbagliando strada l’aveva
allungata....
“E come mai è così buio?” si chiese.
Lasciata l’oscurità creata da quegli enormi
castagni così alti da non lasciarle intravedere il cielo, aveva sperato nel
sole e invece…. “Ci mancava ancora il temporale!”
Tuoni e fulmini a raffica e là, nel prato alla
sua sinistra… la casa… quella che aveva sognato la notte precedente e quella
prima ancora. Da settimane la sognava ormai.
Vecchia, in pietra, con una torretta su un
lato… costruita su un terreno incolto a fianco di un fosso pieno di acqua…
sotto un cielo nero che illividiva a causa dei lampi violenti come esplosioni
nucleari.
E quella finestra a piano terra illuminata...
L’auto inchiodò improvvisamente come se avesse
premuto di colpo il freno ma lei non lo aveva nemmeno sfiorato.
Il motore si spense
poco dopo. Scese dall’auto con circospezione quasi avesse paura di mettere i
piedi a terra. Volse lo sguardo al cielo plumbeo, e una sensazione di
soffocamento si impadronì di lei, nonostante fosse all’aria aperta. Tutto era
come nel suo sogno. Nonostante la paura, si diresse verso il fosso e vide galleggiare
un corpo di donna senza vita, avvolto in una sottoveste bianca corta. Il volto
era immerso nell’acqua, e non era possibile identificarla senza girarla.
Aveva qualcosa di
famigliare, troppo famigliare. Si immerse nell’acqua, e in prossimità del corpo
notò una voglia sul polpaccio destro, uguale alla sua, e un braccialetto al
polso con attaccata una medaglietta tonda. Quando vide le sue iniziali incise,
svenne.
Al risveglio si
ritrovò in un letto caldo, all’interno della casa. Un uomo senza occhi fece
capolino alla porta. Urlò con tutto il fiato in corpo.
“Dammi i tuoi occhi”
gli disse l’uomo, “ormai hai visto la tua morte, non ti servono più”.
“Invece a te a cosa
servono?”
“Mi servono per
vedere il futuro di mia moglie. Ho bisogno di sapere se starà bene prima di
andarmene da qui per sempre.” Lo disse come se avesse un appuntamento con il
destino.
“Mi dispiace per
tua moglie, ma non ho nessuna intenzione di darti i miei occhi”
“Allora dovrò
prendermeli da solo!”
In quel momento si
accorse di avere polsi e gambe legati al letto. L’uomo si avvicinò e con
un colpo la stordì.
Quando riprese i
sensi era in una stanza piena di luce, e indossava una sottoveste bianca.
Le venne incontro
nonna Bice, scomparsa anni prima, rassicurandola di trovarsi in un luogo sicuro.
La gioia di vederla era così grande che non si rese conto di essere realmente morta
e di trovarsi in un’altra dimensione.
Alla prossima
Però! :O
RispondiEliminaDa un lato è consolatorio pensare che il trapasso ci riporterà ai nostri cari, dall'altro sei stata sufficientemente terrorizzante XD
Non te lo aspettavi da me vero? Non amo il genere horror, e non credo neppure che sia nelle mie corde, ma ho voluto fare un esperimento per vedere l'impatto sul lettore, e capire quali sensazioni possono emergere da un racconto di questo tipo.
RispondiEliminaUna parentesi lontana dal mio pensare positivo :-P
Marina
Beh.... decisamente fuori dal tuo stile però.... wow!
RispondiEliminaBravissima Marina!
Mi sa che questa volta andremo in parecchi sull'horror 😊
Il tuo incipit si presta a una conclusione horror :D
EliminaSe poi guardi la foto, un brivido ci scappa ...
Ammmoreeeeeeeeeeeeee!!!! Non riesco a copiarlo è protetto da copyright. Che facciamo?
RispondiEliminaMe lo spedisci tu per email per favore?
Yes, già fatto ;)
EliminaMa wow, Marina, che finalone! Volevi fare un esperimento e t'è riuscito e poi in modo assolutamente non scontato. :)
RispondiEliminaEra un po' più lungo il brano e l'ho accorciato per stare nelle regole del gioco :P
EliminaNon ero per nulla convinta che funzionasse, anche se qualche taglio alla fin fine ha migliorato l'insieme ;)
Un intervento fai da te-fattodame (volutamente unito); non ho un "Gordon Lish" nel taschino :D
Grazie del tuo apprezzamento.
Marina
Eh, il buon Gordon Lish! Però se riusciamo sempre a fare da soli quello che altri farebbero, è già una gran cosa: vuol dire fare autocritica, il che non sempre è scontato in chi scrive.
EliminaLavoro sulla scrittura da tanti anni, e alcuni atteggiamenti mi vengono automatici, ma vorrei evitare di andare in paranoia, quella che assale nella ricerca della perfezione ;)
EliminaCi sono rimasta, pensavo fosse un brutto sogno :-(
RispondiEliminaPerò hai gestito bene il racconto, brava!
Un abbraccio, Franny
Depistaggio riuscito allora :D
EliminaGrazie Fra
Baci
Marina
In effetti il doppio colpo di scena è spiazzante! Brava!
RispondiEliminaPerò sul finire ci ho messo una punta di speranza e positività ;)
EliminaNon ho resistito!
Grazie
Marina
Ciao. Complimenti per il tuo racconto. Anche io ho partecipato per la prima volta. Spero che il mio ti piaccia.
RispondiEliminaBenvenuto Giuseppe :)
EliminaIn realtà non è la mia prima partecipazione ad Insieme Raccontiamo :D
Passerò a leggerti volentieri.
Ciao
Marina
Brava Marina. Mi è piaciuto.
RispondiEliminaWow grazie Max :)
EliminaCiao Marina!! Un finale coinvolgente, lascia un senso di vulnerabilità... , ti invitiamo ad un Linky libroso sul Blog, se ti fa piacere... . Molto bella la tua nuova grafica, ritorneremo con calma per i post recenti!! Un caro saluto!!
RispondiEliminaDavide e Carmela
La grafica la cambio come l'ombrello, spesso :D
EliminaMi fa piacere sapere che vi piaciuto il brivido ;)
Sul linky party non garantisco la partecipazione, ma grazie per aver pensato a me :)
Un abbraccio!
Marina
Ops! Volevo dire vi è piaciuto ... :D
Elimina