Design





Panoramica colori acriliciHo voluto dedicare una pagina al design perché, come vi ho già accennato nella presentazione, i miei punti di partenza sono il disegno e la pittura. 

Il termine design è usato nel linguaggio corrente per definire il profilo estetico di un prodotto, la corrente artistica applicata a un oggetto di produzione industriale o lo stile personale del progettista.

In questa nuova ottica il concetto di design può essere applicato a qualsiasi settore, e a una moltitudine di artefatti. 

Avrete sicuramente sentito parlare di web design, fashion design, home design e food design (ovvero la capacità di trasformare il cibo in opere d’arte), per citare solo i più comuni. 

Come si diventa designer

Occorrono spiccate doti creative oltre a solide conoscenze culturali in una o più aree di competenza tecnica. Essere un designer significa ormai possedere una serie di competenze professionali allargate. Fino a poco tempo fa tale figura professionale era un “ibrido” tra l’architetto, l’artista e l’artigiano che operava principalmente nel settore dell’arredamento d’interni o nella fornitura di mobili, e nella grafica pubblicitaria.

Adesso il campo operativo del designer si è notevolmente allargato, e trova applicazione in molti altri settori, inclusa la cucina.

Qui ovviamente non posso trattare di tutte le singole figure di designer presenti sul mercato, ma approfondirò il tema nei post se l’argomento è di vostro interesse. 
Per il momento vi accenno alle figure più note.

Nell'ambito architettonico-edilizio, i professionisti maggiormente competenti in progettazione sono sicuramente l'ingegnere e l'architetto, gli unici che sono in grado di definire cosa potrà essere costruito e come dovrà essere costruito, cui si affiancano le figure del geometra e del perito industriale.

Una figura più moderna, nata principalmente grazie a master e scuole di specializzazione, è quella dell’interior design (progettista o stilista d’interni), che si occupa della progettazione degli ambienti, anche in senso strutturale e dell’arredo di case, uffici, negozi (concept store), hotel e luoghi d’intrattenimento solo per citarne alcuni.

Anche la figura del grafico pubblicitario (graphic designer), ha ampliato il suo campo lavorativo.

Un graphic designer può trovare occupazione come illustratore (per libri e riviste, ma anche per prodotti commerciali come tessuti, cartoline d’auguri, calendari), progettista di logotipi (loghi aziendali), grafico multimediale, web designer (realizzazione di siti internet), giornalista visivo (informazione attraverso le immagini, video e animazione), brand designer.

Gli odierni designer hanno la possibilità di frequentare un’Università di Design che offre molte delle possibilità di specializzazione appena citate. 
Per esempio, se volete diventare designer di accessori di moda o di packaging, dovrete scegliere l’indirizzo di progettazione del disegno industriale; mentre se volete specializzarvi nei prodotti editoriali ivi compresi i caratteri tipografici (type designer) o diventare web designer dovrete scegliere l’indirizzo di progettazione per la comunicazione visiva o meglio noto come design della comunicazione.

A Milano una scuola di Design molto conosciuta è l'Istituto Europeo di Design (IED); tra le Università merita sicuramente il Politecnico di Milano.

Per gli appassionati dell'argomento consiglio di visitare la Triennale di Milano, il primo museo italiano di design, e tra le fiere dedicate all’argomento la più interessante è sicuramente HOMI.

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Ultimo aggiornamento: 8 agosto 2014 

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