Insieme Raccontiamo n. 18
Vado subito al sodo perché sta per scadere il termine per partecipare all'iniziativa organizzata in casa di Myrtilla. Visitate il suo blog, vi piacerà.
Il primo del mese troverete un fantastico riepilogo con tutti i finali dei partecipanti, e potrete fare indigestione di ispirazione!
Per questo mese il protagonista è il TRENO.
Questo il suo incipit:
"Battisti nelle cuffiette cantava “c’è un treno che parte alle 7,40...”
Forse non erano proprio le 7,40 però il treno era lì, fermo come un cannibale vorace pronto a inghiottire chiunque gli si avvicinasse troppo. Pauroso, eppure invitante.
Doveva smettere di guardarlo e prendere una decisione. Salire o no?"
E questo il mio finale:
I treni erano tutti fermi in stazione a causa dello sciopero nazionale. Quello davanti ai suoi occhi era l’ultimo treno che sarebbe partito quel giorno. La musica gli teneva compagnia, ma allo stesso tempo lo stava
rattristando. Battisti era il cantautore preferito di suo padre, e di lui
ricordava solo le prediche che gli aveva fatto in gioventù. Non avevano mai
instaurato un vero rapporto padre-figlio, e una volta divenuto grande non era
stato difficile andarsene di casa senza rimpianti.
Ricordare il passato
gli aveva schiarito le idee. Si tolse le cuffiette e abbandonò l’ipod sulla
panchina, e salì sul quel treno. Voleva perdere ogni legame con quella città, lasciarsi
alle spalle i ricordi, per smettere di sentirsi prigioniero. Al primo scomparto
chiese ad un passeggero dove il treno era diretto. Napoli! Gli rispose. “E
Napoli sia” borbottò tra sé, “così finalmente mi farò un bel bagno nel Marechiaro
di Napoli!”
Una meta così
lontana dal suo mondo, che gli avrebbe dato la giusta ricarica per
ricominciare. Il suo viaggio non si sarebbe fermato lì, avrebbe proseguito
oltre oceano, fino ad arrivare in capo al mondo. E dov’era per lui “in capo al mondo”?
Nella sua testa, solo nella sua testa! All'improvviso si rese conto di non avere veramente bisogno di quel viaggio, ma nonostante tutto non se la sentì di scendere da quel treno.
Con questo post partecipo a
P.S. Mai visitato Marechiaro, e voi?
Alla prossima
Non sono mai stata lì, purtroppo *__*
RispondiEliminaUn bell'atto coraggioso e propositivo, a volte un cambiamento radicale fa soltanto bene!
Di cambiamenti radicali ne ho fatti talmente tanti che ormai la vera rivoluzione, per me, è la normalità :D (ah ah ah)
EliminaNon conosco il posto, forse è anche una buona meta per le vacanze ... chissà!
Ciao
Marina
Ma che brava Marina!
RispondiEliminaBello il tuo finale.
Io non sono mai stata a Marechiaro ma ... mai dire mai! 😉
Un abbraccio
Maria
Grazie Maria :)
EliminaNemmeno io sono mai stata a Marechiaro, e volevo scegliere un posto sconosciuto ai più, e mi pare di esserci riuscita :D
Sconosciuto ai noi del nord, che siamo abituati a tutt'altri luoghi ;)
Un abbraccio
Marina
Non credo andrei mai a Napoli, io sono più per il nord!
RispondiEliminaPerò è un bellissimo racconto, complimenti.
Un abbraccio, Franny
Ciao Fra', non sono mai stata a Marechiaro, e prima di ieri, non sapevo nemmeno che esisteva questo piccolo borgo. Luogo perfetto per il mio protagonista che vuole andare lontano in un mondo che non gli appartiene, senza bisogno di andare in un altro continente.
EliminaIo personalmente andrei all'estero per ricominciare ;)
Un bacione.
Marina
Chissà perché tutte le volte che abbiamo bisogno di evasione pensiamo a un treno che ci porti il più lontano possibile, a esplorare mete sconosciute. E poi rimaniamo con i nostri sogni in testa e un pugno di mosche in mano. :)
RispondiEliminaIo quando ho bisogno di evasione penso di volare :D
EliminaSui treni tendo ad addormentarmi!
Marina
Sono stata a Napoli ma non ho mai visitato Marechiaro. In compenso una volta ho preso un treno per un altro :P e quando me ne sono accorta dopo il primo momento di panico, ho riaggiustato l'importo del biglietto e sono andata...dove mi portava il treno :P... Ah! la gioventù... Non avere nessuno che dipenda da te e che ti aspetti... Ora come ora scenderei alla fermata dopo per tornare indietro -_-
RispondiEliminaTi abbraccio Marina!:***
Con i treni ho un rapporto strano, non me ne va mai una dritta :D
EliminaUna volta mi è capitato di non scendere alla mia fermata e sono finita fino al deposito, in un giorno di sciopero! Ho camminato chilometri a piedi per tornare a casa. Un'avventura credimi, e sono stata fortunata perché sono tornata incolume.
Ora quando viaggio sono sempre in tensione.
A Napoli ci sono passata di sfuggita, quando ero una bambina. Ho ricordi confusi di quel viaggio, anche perché la meta era tutt'altra.
Bacio
Marina
Marina
Marina scusami ma questo riepilogo è disgraziato. Sulla mia pagina di bozza c'è tutto. Perché non me lo ha messo? Oggi lo sistemo
RispondiEliminaPerché blogger è impazzito, ecco perché :D
EliminaNon ti preoccupare, so che l'avrai vinta tu ;)
Baci
Marina
Io sono campana e conosco Posillipo molto bene. Diciamo che il periodo migliore per visitarlo è aprile-maggio oppure settembre. La passeggiata in borgo è notevole. Chissà, ti auguro un giorno di andarci.
RispondiEliminaIl tuo racconto è pieno di malinconia, bellissimo.
Un bacio Marina.
Interessante, soprattutto perché settembre è un mese che mi piace molto fare le vacanze, quando possibile.
EliminaE' una malinconia che non so da dove arriva, perché non ho alcun ricordo legato alla musica di Battisti. I miei gusti musicali vanno in tutt'altra direzione :D
Un abbraccio Mariella!